PER CHI
BAMBINO
LA PRIMA COSA PIU’ DIFFICILE DELLA VITA
È CRESCERE
Durante lo sviluppo i bambini e i loro genitori possono incontrare difficoltà, alcune lievi e fisiologiche, altre complesse e critiche e dipendenti non solo dal momento evolutivo ma anche da eventi sia interni sia esterni. Difficoltà nell’acquisizione delle tappe dello sviluppo, del linguaggio e della comunicazione, difficoltà negli apprendimenti educativi e scolastici, difficoltà relazionali e affettive, difficoltà comportamentali. Questi sono solo alcuni esempi dei momenti di difficoltà e di crisi che si possono incontrare nelle prime fasi dello sviluppo, e che in certi momenti hanno bisogno d’interventi specialistici e percorsi di cura, che possono essere affrontati e superati con il supporto del nostro Poliambulatorio formato da un’equipe di specialisti multidisciplinare.
“I bambini hanno, ancor più di noi, una vita superficiale e una vita profonda.
La loro vita superficiale è molto semplice, si riduce a una qualche disciplina,
ma la vita profonda di un qualsiasi bambino è la difficile armonia di un mondo che si crea.
In questo mondo debbono entrare, giorno per giorno, tutte le tristezze e tutte le bellezze della terra.
È l’immenso lavoro della vita interiore.”
LOUIS-FERDINAND CELINE “Il dottor Semmelweis”, 1975, Adelphi Edizioni
ADOLESCENTE
LA SECONDA COSA PIÙ DIFFICILE DELLA VITA
È RI-CONOSCERSI E FARSI RI-CONOSCERE
L’adolescenza è una fase della vita estremamente complessa: l’adolescente non appartiene più al mondo infantile, e non ancora al mondo degli adulti.
L’adolescente, (e i suoi genitori), deve affrontare un cambiamento, che da una parte desidera, ma dall’altra avviene suo malgrado, che subisce e che comunque gli viene imposto dall’interno, per lo sviluppo puberale e per la maturazione sessuale del suo corpo, e dall’ esterno per le richieste dell’ambiente e della società di prestazioni “adulte”.
I cambiamenti riguardano molte aree: la crescita e le trasformazioni puberali, la maturità fisica e sessuale, l’acquisizione e la consapevolezza della propria identità sessuale, la progressiva consapevolezza della capacità di scambio d’intimità con l’altro e del piacere come delle difficoltà delle relazioni, il cambiamento nel rapporto con i genitori e il dover fare i conti con la progressiva necessità della crescita e della separazione, il cambiamento delle richieste ed aspettative verso e da parte dei coetanei, e della società. Questi sono solo alcuni esempi dei momenti di difficoltà e di crisi a volte anche “impetuose” che si possono incontrare in questa fase di crescita e cambiamento, e che in certi momenti hanno bisogno d’interventi specialistici e percorsi di cura, che possono essere affrontati e superati con il supporto del nostro Poliambulatorio formato da un’equipe di specialisti multidisciplinare
“Chi sei? chiese il bruco. Alice rispose, intimidita
“io…ecco…in questo momento non lo so…però so chi ero quando mi sono alzata, stamattina,
ma da allora ci sono stati molti cambiamenti”.
Spiegati! disse il bruco
“mi dispiace, ma non posso farlo, perché vedi, io non sono più io”.
JANNE TELLER “Niente”, 2012, Feltrinelli Edizioni
ADULTO
LA TERZA COSA PIÙ DIFFICILE DELLA VITA
È VIVERE
Nella vita può succedere di tutto: situazioni ed eventi, spesso anche imprevisti, possono causare crisi o difficoltà importanti. Conflitti, traumi, malattie, difficoltà di comunicazione, difficoltà nelle relazioni, problemi nell’essere genitori, difficoltà nelle relazioni affettive, nella sessualità. Sono alcuni degli esempi dei momenti di crisi che si possono incontrare nella vita, e che in certi momenti hanno bisogno d’interventi specialistici e percorsi di cura, e che possono essere affrontati e superati con il supporto del nostro Poliambulatorio formato da un’equipe di specialisti multidisciplinare.
“Da una parte c’è tutto ciò che conosce, lo schema della sua vita,
banale e monotono come lo stillicidio dell’acqua da un rubinetto,
che lo fa sentire solo ma al sicuro e protetto da qualunque minaccia.
Dall’altra ci sono onde, tumulti, nubifragi, forti emozioni:
tutte cose che non è in grado di controllare, potenzialmente spaventose e sublimi,
le stesse che cerca di evitare da quando è diventato adulto
e la cui assenza ha svuotato la sua vita di ogni colore”
HANYA YANAGIHARA “Una vita come le altre”, 2016, Sellerio Edizioni

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